Descrizione
La Kabbalah si divide in tre aree fondamentali: teorica, meditativa e magica. Molti libri ne hanno esplorato l’aspetto teorico, ma pressoché niente è stato scritto sui suoi metodi di meditazione.
Nel presente libro, Aryeh Kaplan, avvalendosi di numerosi testi mai tradotti o apparsi a stampa, presenta le tecniche meditative utilizzate dagli antichi kabbalisti, esplorando in profondità il loro sviluppo.
Per questa ragione, Meditazione e Kabbalah raccoglie per la prima volta le testimonianze sulle tecniche essenziali alla pratica kabbalista.
Kaplan offre una lucida panoramica degli strumenti meditativi come mantra e mandala, utilizzati dai mistici e dalle scuole esoteriche kabbalistiche, coinvolgendo il lettore in una penetrante interpretazione del loro significato alla luce della moderna ricerca sulla meditazione e sugli stati non ordinari di coscienza.
Dalla Introduzione:
"È con grande trepidazione che si comincia a scrivere un’opera come questa riguardante alcuni dei misteri più nascosti della Kabbalah. Molti si chiederanno quanto possa essere saggio e appropriato inserire informazioni di questa natura in un libro stampato, specialmente se tradotto in inglese. Ma è già stata data alle stampe così tanta disinformazione da rendere praticamente imperativa la pubblicazione di un resoconto autorevole e autentico. È per questa ragione, così come per altri motivi riguardo ai quali un giuramento mi impone il silenzio, che i grandi maestri viventi della Kabbalah hanno espresso la loro approvazione alla pubblicazione di un libro simile.
La scienza della Kabbalah si divide in tre aree fondamentali: teorica, meditativa e pratica.
Quella teorica tratta la forma dei misteri, insegnando la struttura dei domini angelici così come quella delle Sefirot o Emanazioni Divine. Con grande successo, affronta i problemi posti da molte scuole di filosofia, e fornisce un assetto strutturale all’interno del quale si possono adattare tutte le idee teologiche. Cosa ancora più importante per la nostra trattazione, fornisce anche una struttura attraverso la quale è possibile comprendere i meccanismi della Kabbalah, sia meditativa che pratica.
Sono circa tremila i testi kabbalistici dati alle stampe e la grande maggioranza tratta di Kabbalah teorica. All’interno di questa categoria compaiono le opere meglio conosciute della Kabbalah, come lo Zohar e il Bahir, che hanno un contenuto quasi totalmente teorico. Questo è vero anche per gli scritti di Rabbi Isaac Luria, l’Ari, da molti considerato il più grande di tutti i kabbalisti. Con il passare del tempo, questa scuola sondò sempre più a fondo le ramificazioni filosofiche dei concetti kabbalistici primari, producendo un sistema filosofico estremamente profondo, di per sé coerente e autosufficiente... (continua)"
Aryeh Kaplan
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