Descrizione
(a cura di Gianfranco de Turris e Andrea Scarabelli, e un saggio di Piero Cammerinesi)
Cabala e alchimia, yoga e spiritismo, teosofia ed occultismo, sogni e fantasie letterarie: ecco alcuni dei temi affrontati in "Alle frontiere dell'occulto", raccolta degli scritti esoterici di Gustav Meyrink (1868-1931), autore di romanzi come "Il Golem", "La notte di Valpurga" e "L'angelo della finestra d'Occidente". Raccolta che fonde "Alle frontiere dell'Aldilà" (tradotto da Julius Evola) e "Il diagramma magico". Per capire la narrativa di Meyrink, come hanno scritto i suoi più acuti interpreti (da Jung a Zolla, da Scaligero a Evola), occorre affrontare anche la sua visione del mondo, antimaterialista e antiprogressista, a favore dell'immaginazione creatrice. Un viaggio andata e ritorno nell'ignoto, in quel mistero che è il cuore della nostra vita. Introduzioni di Gianfranco de Turris e Andrea Scarabelli.
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