Descrizione
Quest'opera è il risultato di sessant'anni di pratica e di ricerche astrologiche quasi quotidiane da parte dell'autore, che lo hanno indotto a ritornare all'antica astro-logia dei maestri arabi medievali, richiedendo quattro anni di verifiche e di confronti con Pastrologia occidentale.
Si tratta di una astrologia siderale (e non tropica) la quale utilizza soltanto i sette pianeti che governano le ore, i giorni e gli anni della vita umana, le stelle fisse, le comete, le 52 stazioni del Sole e le 28 della Luna, il Calendario tebaico e i suoi 360 simboli quotidiani, le rivoluzioni solari, lunari e satumiane, i cicli di 17 annni, la domificazione di Tolomeo, il tema dodecagonale e profetico e delle formule semplici di calcolo del medio ciclo e dell'ascendente.
Ma è anche un'astrologia la quale, avendo le stesse basi astronomiche e matematiche dell'astrologia moderna, e secondo il parere di Tolomeo, Vettio Valente, Mastralla, Nassir Eddyn, E.C. Agrippa e Morin de Villefranche, si appoggia sull'ispirazione, e non soltanto sull'intuizione, sia per il suo esoterismo latente che per le sue modalità quasi rituali - in particolare l'orientamento dell'astrologo e del tema. L'astrologia araba, codificata da Tolomeo, dall'Egitto ellenistico, erede dell'antico Egitto, sprigiona nella sua pratica una poesia la quale, unita a un sottile profumo di un passato grandioso, svelerà ai lettori e ai praticanti i misteri del ciclo.
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