Descrizione
Tra le Upanisad di cui Sankara ha steso un Commento (bha-syà), la Brhadàranyaka è una delle più antiche e più importanti sia sotto il profilo conoscitivo, sia per la peculiare espressione filosofica, sia per i riferimenti alle procedure rituali. Essa racchiude non soltanto l'istruzione (upadesa) per realizzare Bra-hman, ma anche l'esposizione logica (upapatti) della dottrina Advaita.
Per la vastità dei temi trattati, la loro apparente eterogeneità e la singolare forma espressiva, si potrebbe incontrare una certa difficoltà nella interpretazione dei simboli rituali e delle corrispondenze, per cui il Commento di Sankara, il più esteso e minuzioso dei suoi commentari alle Upanisad e uno di quelli che approfondiscono maggiormente alcune tematiche filosofiche, si rivela prezioso e indispensabile. Sulla sua autenticità non si nutre alcun dubbio essendo stato ulteriormente dilucidato da Suresvara, uno dei suoi discepoli diretti.
Sankara stende il suo commento basandosi alla lettera sul testo ed esaminando parola per parola. Con una inattaccabile dialettica Egli prova che le tesi di alcuni interpreti del Vedànta o dei fautori di altre dottrine sono prive di fondamento scritturale e razionale e si rivelano insostenibili in quanto portano a contraddizioni che i loro ideatori non risolvono né affrontano.
INDICE: Avvertenze - Presentazione - Sommario dell'Opera - Madhukanda - Yajnavalkyakanda - Khilakada - Testo Sanscrito.
(Rilegato in cofanetto. Pagine 1664)
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