Descrizione
Le Upanisad sono parte integrante dei Veda, rappresentano la Tradizione primordiale e costituiscono il Vedanta stesso nella sua essenza. Il termine upanisad indica che esse sono destinate a distruggere l'ignoranza-avidya. Le Upanisad, come gli altri testi vedici, appartengono alla Sruti (“audizione”) che corrisponde all’intuizione intellettuale pura e immediata, frutto di una ispirazione diretta che si applica esclusivamente al dominio dei princìpi metafisici.
La Isa è una delle Upanisad maggiori più antiche; in essa Sankara, il codificatore del Vedanta advaita, ha trovato la formulazione concisa del suo insegnamento. La Kaivalya insegna come per mezzo della discriminazione (viveka)e del distacco (vairàgya) si consegue lo stato di isolamento (kaivalya). La Sarvasàra si interroga sui temi fondamentali delle Upanisad quali l'atman, il jiva, la maya, la liberazione. Amrtabindu contiene un insegnamento prettamente metafisico e risolutivo per conseguire l’identità con Brahman nirguna. L'Atharvasira prospetta un dialogo in cui sono presenti delle precise sequenze per un opus realizzativo.
Le cinque Upanisad sono commentate da Raphael che, aderente al testo, ne dilucida i vari punti inquadrandoli ed estendendoli nel contesto dell’insegnamento tradizionale in modo da fornire al lettore la chiave per comprendere il loro linguaggio simbolico, figurato e analogico. Questa edizione, completamente riveduta, è arricchita del testo sanscrito di ciascuna Upanisad e di un’Appendice con la struttura della Sruti e della Smrti.
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