Descrizione
Che senso ha chiederci che cosa avverrà dopo la morte, se non ci siamo finora chiesti dove eravamo prima di nascere?
Grazie alla nuova scienza dei Quanti abbiamo cominciato ad ampliare la finestra sul mondo. Da essa filtrano maggiori informazioni per definire la realtà. Il problema è che ci dice anche che quella che consideriamo realtà esterna a noi è falsa e illusoria. Non solo, il nostro stesso programma mentale, derivante dal costante lavaggio del cervello subito a causa dell’educazione familiare, sociale, scolastica e religiosa, è soltanto una rappresentazione parziale di quella realtà illusoria...
E allora? Allora bisogna percorrere un altro sentiero per giungere alla verità. Del Cosmo? No, di noi stessi. L’uomo scambia le proprie percezioni sensoriali o la propria immaginazione per verità, ma non è guardando fuori di sé che l’essere umano è in grado di arrivare alla verità, ma solo volgendo lo sguardo al proprio interno.
Soltanto osservando il proprio mondo interiore potrà arrivare a cogliere, dal silenzio della mente pensante, di non essere il corpo che lo riveste e nemmeno la mente con i propri pensieri, emozioni, sensazioni, i comportamenti memorizzati, i convincimenti dell’Io. Allora e solo allora emergerà trionfante la verità dell’Io sono!
Il nostro programma mentale non potrà mai essere scambiato per realtà. È impossibile che un modello tendenzialmente finito, limitato, possa contenere l’infinito, che un’informazione locale possa comprendere l’infinito che è non locale. Come può un contenitore finito contenere l’infinito? Dobbiamo uscire da quel contenitore.
Solo affidandoci alla Coscienza universale, alla parte divina di noi stessi saremo in grado di andare oltre i sensi e approdare allo Spirito. Allora perché si muore? Perché si nasce.
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