Descrizione
Un approccio contemplativo all’impermanenza e alle sfide dell'età
«"Oggi sotto il sole, dolcissimo e inclemente, di questa stupenda giornata di aprile, mi sono guardato le mani poggiate in grembo: le vene in rilievo, la pelle non più tesa. Mani invecchiate e/o che stanno invecchiando.
Non ho voluto andare allo specchio, tanto sapevo già cosa avrei visto: un uomo attempato.
Non so dare nome alla sensazione provata, un misto di sgomento e serenità, di paura e accettazione, un guazzabuglio di sensazioni che ho lasciato scivolare nella spaziosità dell’essere.
Strana cosa, ritrovarsi vecchi nel corpo quando lo spirito è ancora ‘giovane’... Niente di nuovo, lo sperimentano quasi tutti, nulla di particolarmente originale, solo che ora lo stai sperimentando tu!
La vera domanda però è: ho speso bene i miei anni? Li ho vissuti degnamente?
Su questo è meglio che mi prenda un attimo prima di rispondere perché, come tutti (anche in questo nessuna originalità), ho i miei rimpianti e i miei ‘se avessi’...
La vita è così, sono passaggi che tutti dobbiamo affrontare, più o meno attrezzati, per poi andare oltre..."
Così scrivevo qualche tempo fa, e proprio da quelle riflessioni è sorto il desiderio di mettere nero su bianco quel poco che ho capito del viaggio della vita, per cercare di segnare una rotta per chi, come me, si appresta all’ultima parte del viaggio - quella spesso ingiustamente più temuta.
Ovviamente, vista la mia esperienza di praticante buddhista, il mio approccio al crescere e all’invecchiare è centrato sulla consapevolezza e sulla presenza mentale, i due cardini della pratica meditativa; è uno dei tanti possibili approcci, né migliore né peggiore di altri... è il mio, e spero possa essere utile anche a qualcun altro.»
Marco Valli
Pagamenti sicuri
I tuoi dati di pagamento sono trattati in modo sicuro. Non conserviamo i dettagli della carta di credito né abbiamo accesso alle informazioni della tua carta di credito.