Descrizione
La parola greca gnosis significa semplicemente "conoscenza", ma nella letteratura gnostica non si tratta affatto di un sapere qualunque ma di una rivelazione segreta e misteriosa. Le sette gnostiche, infatti, affermano spesso di possedere libri di origine superiore al mondo profano, attribuiti a personaggi prestigiosi, autentici inviati celesti.
Gli gnostici per i Padri della Chiesa erano falsi cristiani, un'accozzaglia di movimenti eretici diversificati e ramificati all'infinito in innumerevoli sette e sotto-sette, tuttavia sono molti gli storici che ancora considerano lo gnosticismo come una congerie di fantasticherie bizzarre, incoerenze, strani miti, fantasmagorie prive di qualsiasi interesse filosofico, in definitiva nient'altro che una branca particolarmente degenerata dell'inquietante sincretismo religioso del I e del II secolo della nostra era.
L'estrema diversità delle speculazioni gnostiche è in ogni caso innegabile, tanto che "sarebbe più esatto parlare di gnosticismi, piuttosto che di gnosticismo". Troviamo la stessa diversità nell'ambito del culto e dei riti, in cui gli slanci più ascetici si oppongono alle pratiche più innominabili: nei "misteri" e nelle iniziazioni degli gnostici si ritrovano i due poli estremi del misticismo. Eppure, è facile scoprire una sorta d'innegabile "aria di famiglia" tra i diversi gnosticismi, malgrado le molteplici divergenze e opposizioni che in essi si manifestano.
Questo libro prova ad analizzare i tratti comuni presenti nel grande magma dello gnosticismo e conduce il lettore attraverso un molto chiaro e documentato excursus storico-filosofico di questa dottrina che predicava la salvezza dell'anima attraverso la conoscenza e che è rinata più volte nei secoli, perfino in età contemporanea, all'interno del romanticismo, del simbolismo e del surrealismo.
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