Descrizione
I maghi della Golden Dawn studiarono a fondo il linguaggio simbolico dei Tarocchi e ne trassero una serie di metodiche interpretative insuperate per chiarezza ed efficacia.
Presso di loro, i Tarocchi venivano impiegati in due modi diversi: come sistema divinatorio in senso stretto e come soglie simboliche sull’Altra Realtà.
Il libro riporta il significato delle singole carte dei Tarocchi – Arcani Maggiori e Minori – secondo gli insegnamenti della Golden Dawn; offre una serie di pratiche divinatorie con l’uso delle carte, insegna la tecnica della veggenza tramite le carte e descrive le visioni ottenute dai maghi dell’Ordine.
Il mazzo usato è quello Rider-Smith, messo a punto da uno dei maggiori esponenti della Golden Dawn, Arthur Edward Waite.
La loro iconologia, ovvero le loro figure, i numeri che si estraggono dalle carte, gli stessi nomi a esse assegnati sono agganci simbolici che conducono verso gli abissi dell’inconscio, nel profondo di noi stessi : e lì è celata la verità. Passato, presente e futuro sono chiusi dentro noi stessi perché l’uomo è lo specchio di Dio.
Per conoscere la verità, dunque, non si deve andare lontano: basta scrutare dentro noi. È questo il senso della frase ‘Conosci te stesso’ che era incisa sul frontone del tempio di Apollo a Delfi, sede dell’oracolo più celebre dell’antichità, perché il dio che s’identificava col Sole era patrono non soltanto dell’arte e della poesia, ma anche del vaticinio.
La chiave è appunto il simbolo, ovvero l'eco della voce che dentro di noi dice la verità. Il simbolo è la chiave che apre le porte dell’ignoto, ma bisogna impararne il linguaggio: questo è infatti ciò che insegnano a fare i metodi di divinazione (‘conoscenza tramite il dio’), tra i quali i Tarocchi sono il sistema più espressivo di tutti.
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