Descrizione
In questo famoso saggio sulla stregoneria in Europa, Murray studia il culto tributato, dall'era paleolitica al Medio Evo, a quel dio preistorico e precristiano da lei definito horned god, il 'dio con le corna'. L'autrice, attraverso una indagine antropologica dei riti che caratterizzano la stregoneria, dimostra che l'esistenza di tale culto non è un fenomeno isolato ma la sopravvivenza di una religione vecchia quasi quanto l'uomo. Dalla descrizione e dall'analisi delle cerimonie e dei rituali che possono in qualche modo ricollegarsi alle pratiche di stregoneria emerge un pattern su cui la Murray fonda il concetto di 'dio morente', re-sacerdote e vittima sacrificale il cui assassinio rituale garantisce ai paesi e ai loro sudditi la continuità della vita e la concessione della fertilità. Sulla base di questa tesi, individua figure di re-sacerdoti in personaggi storici come William Rufus, Thomas Becket, Giovanna d'Arco e Gilles de Rais. La fama dell'opera della Murray non è dovuta soltanto alla validità delle argomentazioni, al valore delle scoperte erudite, ai metodi scientifici di approccio a un argomento che prima di lei era stato appannaggio esclusivo di 'dilettanti'. Come è stato autorevolmente detto, l'opera della Murray ha una rara quality of fascination, la qualità delle opere affascinanti e il fascino delle opere di qualità.
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