Il Giardino dei tarocchi: il gioco di Niki - Caterina Luisa de Caro

La particolarità dei tarocchi di Niki consiste nell'esporre le sue opere seguendo gli Archetipi riprodotti in tutte le carte, unendo la sua disposizione personale al percorso esoterico alchemico, che l'ha portata a rielaborare la sua ferita e sublimato con la sua crescita artistica. I Tarocchi diventano “i suoi” perché attinge alle discipline, apprese, dalla psicoanalisi junghiana,dall'esoterismo alchemico ermetico, dall'antropologia culturale e alle sapienze sciamaniche che negli anni Settanta si discutono e praticano in quasi tutti i circoli artistici della Pop Art, queste modalità di leggere la realtà con le conoscenze esoteriche è la modalità della rivoluzione culturale chiamata New Age, di cui noi siamo i figli. Queste conoscenze tracciano la via iniziatica come processo di autoguarigione e di devozione mistica, ricollegando attraverso i momenti curativi del processo di autoesplorazione, autoguarigione e autoaffermazione quell'evoluzione per cui il lavoro, come la preghiera, contemplazione, meditazione, ascolto del mondo interiore come metodo di esplorazione del proprio microcosmo e chiave di accesso al Macrocosmo del mondo spirituale, avvicina al mondo trascendente ed eleva l'animo alle risposte di senso sull'esistenza, che riconnettono il singolo alla specie e al suo Essere qui e ora.