Descrizione
Il Malleus Maleficarum (letteralmente “Il martello delle malefiche”, cioè “delle streghe”) è un trattato in latinopubblicato nel 1487 dal frate domenicano Heinrich Kramer con la collaborazione del confratello Jakob Sprenger, allo scopo di reprimere l'eresia, il paganesimo e la stregoneria.
Per secoli è stato il Manuale d’uso e di tortura dell’Inquisizione per le persecuzioni praticate su chi praticava ancora l’Antica Religione Pagana europea.
E’ il Libro-simbolo dell’abominio e del genocidio perpetrato dalla Chiesa lungo tutto il Medioevo e fino alle soglie dell’era moderna su coloro che non erano “allineati” con i “dettami cristiani”, scritto da due tra le anime più nere del cristianesimo e a cui l’intera cristianità si è ispirata, volto a sradicare e a cancellare col sangue e col fuoco perfino la memoria delle antiche Radici Spirituali europee.
Una delle pagine più nere della storia umana, scritte con i fiumi di sangue di donne (e uomini) arsi vivi sul rogo dopo essere stati sottoposti a torture indicibili e che vanno abbondantemente oltre la bestialità.
Un documento che mette a nudo in maniera inconfutabile la vera natura del cristianesimo, fatta di violenza, intolleranza, prevaricazione, abominio e sete di sangue e di potere.
Perché i fuochi dell’Inquisizione ardono ancora oggi come allora, per i “diversi”, i “non allineati”, i “liberi pensatori”. E anche se sono fuochi non più di legna, ma di altra natura e più nascosti e dissimulati da una vernice di modernità e di “legalità”, non sono meno schifosi.
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