Descrizione
Il primo libro sulla divinazione etrusca che svela i metodi con cui gli etruschi predicevano il futuro. Si tratta di un'opera ricca di suggerimenti pratici circa i luoghi, i tempi e l’atteggiamento spirituale da adottare per la pratica divinatoria.
L'arte divinatoria degli Etruschi costituiva la cosiddetta Etrusca Disciplina, che constava di più testi sacri che si ritenevano rivelati dalle divinità attraverso messaggeri. A noi sono giunti solo alcuni frammenti di essi che, intrecciati con le testimonianze degli eruditi latini, danno un'idea di quella che era la scienza etrusca della predizione.
Le pratiche più comuni erano l’ornitomanzia (divinazione tramite il volo degli uccelli), l’epatoscopia (divinazione mediante la lettura del fegato), la keraunoscopia (divinazione con i fulmini) e la brontoscopia (divinazione tramite i tuoni) che è oggetto della seconda parte dell’originalissimo libro di Kornmüller.
Viene infatti proposta per la prima volta al lettore italiano la traduzione dal greco del Calendario Brontoscopico di Nigidio Figulo (I secolo a.C.), secondo alcuni autenticamente etrusco e di schietta derivazione mesopotamica.
Al tuono viene associato un particolare significato secondo il giorno dell’anno in cui si è udito, ad esempio, se tuonerà il 14 settembre “annuncio di malattie”, mentre se tuonerà il 15 dello stesso mese “periodo piovoso, ma ugualmente prospero” ecc.
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