Descrizione
La figura della dea Ishtar è omologa a quella di Afrodite e Venere del mondo classico, che, nelle rispettive mitologie hanno un ruolo del tutto particolare, fino a giungere a causare la guerra di Troia e l'origine di Roma, come hanno cantato i più grandi poeti, Omero e Virgilio.
Anche Ishtar fu fonte d’ispirazione per la poesia sumerica e assiro-babilonese, per la sua natura crepuscolare. Infatti, astro luminosissimo nelle albe e nei tramonti, coniuga giorno e notte, sia annunciando il sole, sia fungendo da sua retroguardia.
Tale sua natura, che oltre a dea dell'amore ne fa una dea guerriera, si è estesa fino ad influenzare il pensiero odierno in ambiti disparati, quali quello esoterico e quello ideologico.
Pietro Mander è stato docente di Assiriologia prima alla Sapienza di Roma e poi all'Orientale di Napoli. Ha partecipato a numerosi progetti di ricerca, anche di rilevante interesse nazionale (PRIN) e ha lavorato su testi sumerici arcaici, eblaiti, neo-sumerici e paleo-babilonesi, pubblicando edizioni scientifiche di tale materiale. Il suo principale interesse verte sul pensiero religioso dei popoli mesopotamici, tema su cui ha pubblicato monografie e numerosi articoli, partecipando a numerosi convegni, mirando a riconoscere un lascito del patrimonio spirituale sumerico e assiro-babilonese nella tradizione platonica della Tarda Antichità.
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