Descrizione
Traduzione dal francese a cura di Barbara De Munari. Presentazione di Ezio Albrile
Il nome di Iside incanta gli spiriti di tutti: la grande dea egizia è la compagna vigile di Osiride, dio dei morti, e la madre attenta di Horus bambino.
Sappiamo quanto, lontano dalle rive del Nilo, essa abbia portato la reputazione dell'Egitto in tutto il mondo greco-romano: sulle coste dell’Ellade, a Ostia e a Roma, fino alle lontane province della Pannonia e della Germania, statue, iscrizioni, amuleti attestano la sua presenza ...
La ricerca segue un ordine cronologico e cerca di fare conoscere Iside dapprima lungo le rive del Nilo, poi ad Alessandria e nel mondo greco-romano, riuscendo a individuare alcuni prolungamenti del suo culto sino ai giorni nostri.
E così, dall’Egitto alla Grecia, dall’Asia Minore al Libano, e alla Siria e all’Africa del Nord; dalla Spagna alla Gallia; dalla Gran Bretagna alla Germania, e alle Regioni Danubiane e alla Dalmazia …
Attraverso il Medioevo, il Rinascimento, i Tempi Moderni, ma anche attraverso la Massoneria, le Favole e i Racconti della Tavola Rotonda…
"Io sono tutto ciò che è stato,
tutto ciò che è e tutto ciò che sarà,
e mai alcun mortale
ha ancora sollevato il mio velo”.
Così Plutarco, nel suo “De Iside et Osiride”…
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