Descrizione
4 conferenze: Dornach e Londra, 27 luglio - 2 settembre 1923
La scienza dello spirito rileva profonde differenze nei corpi celesti del sistema solare che l'astronomia considera indifferenziati, e distingue fra pianeti che liberano l'uomo e pianeti che ne determinano il destino. Osservando l'anima e lo spirito del nostro sistema solare, la scienza iniziatica ci conduce al di là dell'elemento materiale, il solo che interessi il fisico e l'astronomo.
Il Sole e i pianeti ci appaiono così segni di una scrittura dell'universo, tracce dell'universale accadere dello spirito che vive in no e di cui siamo l'immagine. Impariamo a distinguere fra pianeti che liberano l'uomo e pianeti che ne determinano il destino, fra il remoto Saturno, solitario e poco luminoso eremita, custode della memoria cosmica, e la vicina Luna, ove si sono ritirati, come in una fortezza, gli spiriti-guida dell'umanità antica, o Venere che ci restituisce in immagini sognanti e colme di amore tutto ciò che riceve dalla Terra.
Il cammino verso le lontananze cosmiche ci riporta infine all'uomo, alla sua essenza più profonda: l'io, una luce vivente nelle tenebre. Quella luce siamo noi stessi nella nostra realtà.
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