Descrizione
Che cos’è esattamente l’estasi, quello stato psichico di sospensione ed elevazione mistica della mente, che viene percepita da chi intensamente lo vive come “estraniata” dal corpo? Quali i suoi legami con la Filosofia (da intendersi quale Sapere Sacro o come amore per la Divina Sapienza) e soprattutto con la morte mistica e l’esperienza iniziatica degli antichi Misteri? Che cos’è il pensiero e come controllarlo per elevarsi a piani superiori di coscienza?
Tutte le grandi Scuole iniziatiche del passato, dall’Orfismo al Pitagorismo, ma soprattutto i Misteri Eleusini, insegnavano che bisogna morire e rinascere per poter poi ascendere ed elevarsi. Ma questa ascensione può essere in qualche modo assimilabile all’Estasi Filosofica?
Grandi filosofi dell’antichità, da Socrate a Platone, da Plotino a Porfirio, ci hanno parlato dell’esperienza dell’Estasi Filosofica quale pieno ricongiungimento con l’Assoluto, con il Fine Supremo. E se essa comportasse anche e soprattutto una piena connessione con l’Anima Mundi o con i Registri Akashici?
Da Giordano Bruno a Tommaso Campanella, fino - in tempi a noi più vicini - ad Arturo Reghini ed Amedeo Rocco Armentano, alcuni autentici Iniziati hanno tentato di rispondere a queste domande. E lo hanno fatto con cognizione di causa, da Contemplari, avendo in prima persona avuto la facoltà e l’opportunità di vedere oltre, di scostare l’impenetrabile velo di Iside.
In questo suo nuovo e sorprendente saggio, Nicola Bizzi, Libero Muratore e iniziato eleusino, ma soprattutto uno storico e ricercatore particolarmente attento ai temi della spiritualità e dell’antica misteriosofia, affronta magistralmente uno degli aspetti meno noti e sondati dell’antica Filosofia e della Tradizione Misterica occidentale nel suo complesso, offrendoci in dono innumerevoli spunti di riflessione.
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