Lo Yoga della Relatività - Paolo Guido

L'antica saggezza dello yoga è apparentemente molto lontana dalla civiltà consumistica dell'uomo occidentale. Eppure, quando la creatività trova la sua massima espressione, d'incanto ogni differenza tra modi di pensare e di essere sembra dissolversi.

A tal proposito, questo libro propone un accostamento tra la "Teoria della relatività ristretta" di Einstein ed alcune idee fondamentali delle dottrine yoga.

"E’ mia profonda convinzione che il progresso umano, in generale, si basi essenzialmente sull'evoluzione della coscienza dei singoli. Tale processo, lungi dall'essere meccanico, richiede, invece, una partecipazione attiva e concreta che investa tutti i campi che la coscienza stessa ha nei confronti del mondo esterno.

Ed è per questo che la specializzazione sempre più capillare e meticolosa che la metodologia sperimentale ha imposto può accrescere la conoscenza delle cose solamente se viene utilizzata con estrema saggezza. Quando si comprende che tutte le forme conoscitive sono aspetti parziali, conseguenze degenerative, di un unico grande principio si è, senza dubbio, sul giusto sentiero. Qualsiasi approccio, quindi, con uno dei settori del nostro sapere, va affrontato tenendo in considerazione i rimanenti, perchè "tutto dipende da tutto".

Ogni manifestazione della natura, infatti, è legata in maniera più o meno evidente e con nessi più o meno profondi a tutto il resto dell'Universo, sia nel tempo che nello spazio. Questa interconnessione, punto di partenza e di arrivo di ogni struttura di pensiero orientale, sta lentamente facendosi largo anche nelle discipline scientifiche moderne d'Occidente. Ciò è evidente, ad esempio, perfino in alcune posizioni della psicoanalisi junghiana o nelle tendenze unitarie della medicina attuale.

A tal riguardo si arriverà, nelle ultime pagine del libro, ad esaminare alcune ardite supposizioni della Fisica Teorica degli ultimi decenni. Uno dei più convinti ispiratori di questo modo di vedere la scienza fu, senza dubbio, lo stesso Einstein. Egli soleva dire che, per l'evoluzione delle idee scientifiche, occorrono menti sì geniali ma anche libere da pregiudizi, tabù e principi d'autorità.

Alla luce di tali considerazioni questo saggio richiede al lettore non tanto particolari conoscenze tecniche, le quali sono state esposte nel modo più semplice e chiaro possibile, quanto quell'atteggiamento di predisposizione intellettuale e spirituale tipico di chi è consapevole della propria ricerca e natura interiore."