Descrizione
Saggio introduttivo di Alessandro Campi
Gli antichi miti indoeuropei sopravvissero a Roma solamente sotto forma di storia, per di più nazionale. L’interesse umano, romano e giuridico si sostituì al meraviglioso che, ad esempio in India, è inseparabile dall’idea di mito.
Il volume esamina cosa è diventato a Roma quel mito che, presso gli indoeuropei occidentali, giustificava il rito dell’iniziazione militare dei giovani e che è ancora presente, con il suo antico valore, nella letteratura dell’lrlanda pagana.
Tale mito, più o meno strettamente legato ai riti, comprendeva diversi episodi:
- l’acquisizione del prezioso dono della furia guerriera attraverso una battaglia vittoriosa con un triplice avversario;
- il ritorno in famiglia del giovane “furioso” e la sua violenta opposizione a una parente impudica;
- la medicazione calmante e purificante che rendeva innocuo il giovane senza fargli perdere le doti guerriere.
È proprio questo il materiale che, spogliato del suo misticismo e trasformato in romanzo, costituisce l’avventura di Orazio, vincitore dei tre Curiazi, assassino della sorella, condannato, graziato e purificato dai Romani.
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