BERLIN, 9 Novembre 1989

 

Frammenti di un muro caduto…

«Nessuno ha intenzione di costruire un muro»

(15 giugno 1961, Walter Ulbricht)

 

Per impedire la fuga dei cittadini dalla Germania Est, che avrebbe finito per mettere in pericolo l'esistenza dello stato, il governo della Deutsche Demokratische Republik iniziò la costruzione di un muro attorno ai tre settori occidentali di Berlino. 

Cominciarono durante la notte tra il 12 e il 13 agosto 1961.

Chi sfortunatamente viveva in quel “confine” all’alba del 13 agosto assisteva, dalla finestra del proprio appartamento, ad una scena surreale: muratori che costruivano un muro dividendo la città in settori distinti, secondo le conquiste degli eserciti di “liberazione”…

C'è chi si lanciò dalla finestra intuendo, con istinto di animale braccato, quello che sarebbe accaduto.

E c'è chi rimase allibito e pietrificato di fronte allo spettacolo che gli si presentava di fronte.

Fino ad allora lo sbarramento di confine era fatto solo di filo spinato.

Ma già dal 15 agosto si cominciò a istallare elementi prefabbricati di cemento per formare il primo abbozzo di un vero e proprio muro.

Una volta ultimato avrebbe completamente circondato Berlino Ovest, trasformando i tre settori occidentali in un'isola rinchiusa entro i territori orientali.

Un muro di circa 3,6 m di altezza e oltre 155 km di lunghezza: un “serpente” gigante (Leviathan!) che si arrotolava lungo tutta la città.

Però non era un semplice muro:

anche un fossato profondo 3,5 metri,

un corridoio battuto da ronde e cani da guardia,

e un altro muro elettrificato con 302 torri di guardia,

20 bunker e 14mila guardie a presidio di tutto il perimetro!

Oggi è inimmaginabile la vita, il dolore, l’ansia e il terrore in cui decine di migliaia di berlinesi hanno vissuto in quel periodo: ma tutto questo è ancora impresso nella memoria di chi ne è stato testimone vivente.

Com’è stato possibile che accadesse questa atrocità?

Resta ancora oggi un interrogativo aperto.

( . . . )

Poi, un giorno qualunque, accadde l’inaspettato:

“Chi non s’aspetta l’inaspettato, non scoprirà mai la verità” (Eraclito)

Il ministro della Propaganda della DDR, Günter Schabowski, ebbe il compito di dare la notizia; però non conosceva i dettagli delle nuove "regole di viaggio".

Determinante fu la figura del giornalista italiano Riccardo Ehrman, che nella conferenza stampa chiese a Schabowski quando sarebbero entrate in vigore le nuove norme di viaggio decise dalla Germania dell’Est:

Ab wann?

Da quando?

e la risposta cambiò la storia in un attimo!

Decine di migliaia di berlinesi dell'Est, visto l'annuncio di Schabowski in diretta alla televisione, si precipitarono inondando le Grenzübergangsstelle (valichi di frontiera) presso la stazione di Berlino-Friedrichstraße chiedendo di entrare in Berlino Ovest. 

Le guardie di confine, sorprese, iniziarono a tempestare di telefonate i loro superiori, ma era ormai chiaro che non era più possibile rimandare indietro tale enorme folla.

Furono allora costretti ad aprire i posti di blocco. 

I berlinesi dell'Est furono accolti in maniera festosa dai loro fratelli dell'Ovest, spontaneamente i bar vicini al muro iniziarono a offrire birra gratis per tutti. 

Il 9 novembre è quindi considerata la data della caduta del Muro.

( . . . )

L'anno seguente (1990) Roger Waters, leader dei Pink Floid, organizzò uno spettacolare concerto con un'esecuzione dal vivo di The Wall.

La colossale scenografia prevedeva nella fase finale del concerto il crollo fisico di un gigantesco muro di polistirolo...

 

"We don’t need no education
We don’t need no thought control"

Non abbiamo bisogno di educazione
Non abbiamo bisogno di controllo del pensiero

 

B-Atman 

 

 

 

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